sabato 11 giugno 2016

Partiti gli europei, tra attese e poche aspettative

Con la partita inaugurale di ieri tra Francia e Romania, con la soffertissima vittoria dei blues, sono ufficialmente iniziati gli europei di calcio. Un'edizione che, numeri alla mano, è davvero storica visto l'allargamento a 24 squadre che rende questa competizione, di fatto, un mini mondiale. Un'edizione che speriamo sia divertente, intensa e piena di emozioni; quello che ci vuole per riconciliarci con il calcio al termine di una stagione che è stata davvero lunga e massacrante. Personalmente, ma un po' tutti noi italiani, ci avviciniamo a questo grandissimo appuntamento forse nel modo migliore: senza molte aspettative. Non è un mistero infatti che l'Italia parta da vera outsider, con una rosa tra le più deboli che si ricordi (forse sulla carta addirittura la meno quotata degli ultimi cinquanta anni) e in un girone davvero pericoloso con il Belgio e la Svezia di Ibrahimovic e a farci da spauracchio. L'Italia di Conte, orfana di Pirlo e dei vari numeri 10 che hanno fatto la storia recente della nostra nazionale, non promette né spettacolo né grande classe, complice anche le pesantissime assenze dei piedi buoni a centrocampo causa infortunio (Verratti e Marchisio) e di qualche mancata convocazione che ci avrebbe fatto di sicuro comodo (Bonaventura e Pavoletti su tutti). Un'Italia però che potrà contare sul rodatissimo blocco juventino in difesa (ma speriamo che Buffon, Chiellini, Bonucci e Barzagli non avranno problemi fisici, altrimenti sarà durissima!) e sul carattere del CT, che speriamo sia riuscito a infondere questa caratteristica nei nostri ragazzi. Dall'Italia non ci aspettiamo infatti davvero nulla, se non la grinta e la voglia di sudare per questa maglia, comunque vada. E' un Europeo, però, che inizia sottotono in un pò tutti i suoi aspetti; da quello della cronaca, con la minaccia terrorismo e le prime schermaglie di violenza causata dai sempre soliti hooligans, a quello più puramente tecnico, con tante squadre arrivate qui un po' per caso (visto l'allargamento, ben 24 su 53 nazionali europee sono qui... forse un po' troppe) e un'assenza davvero pesante come l'Olanda. E in attesa di sapere se Cristiano Ronaldo farà finalmente grande il suo Portogallo, se Pogba si sveglierà e trascinerà i transalpini lì dove un'intera nazione sogna, se ci innamoreremo davvero della favola islandese e dell'Albania del nostro De Biasi...gli occhi sono ovviamente tutti puntati sulle due grandissime favorite: Spagna e Germania. Staremo a vedere se come tutti si aspettano saranno loro a vincere o ci sarà spazio per una nuova impresa eroica stile Grecia 2004, magari travestita d'azzurro. Buon europeo a tutti!

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