domenica 31 luglio 2016

I partecipanti (#2) - Emiliano

 Per la prima volta, in quattordici anni di storia, quest'anno Emiliano, all'asta, si siederà forte di un titolo messo in bacheca. Poteva sembrare una cosa normale, ma negli anni per Emiliano è iniziata a pesare sempre di più fino a diventare un macigno insopportabile. Tra poco più di un paio di settimane, invece, il vicecampione del campionato si presenterà più libero e leggero che mai. Tolto il peso della maledizione, Emiliano affronterà l'asta, e tutta questa annata, senza ossessioni né pressioni; e forse questo potrebbe davvero rappresentare un fattore decisivo. Max e Luca continueranno ad essere forse modelli ancora inarrivabili, ma la sensazione è che ora Emiliano non avrà più quel timore reverenziale che lo faceva partire sembre in deficit e, psicologicamente, un gradino sotto gli altri. Ora che ha scoperto che la vittoria, si, è possibile.. potrebbe seriamente prenderci gusto. Del resto Emiliano, al di là della Coppa Italia conquistata, è reduce dalla sua migliore annata di sempre in carriera, con un secondo posto da favola raggiunto ad una media punti impressionante. Che si stia davvero aprendo un ciclo? Staremo a vedere. In bocca al lupo campione!

- Presenze: 14 Stagioni in A
- Valutazione: ****
- Punto forte: Finalmente libero dalla sua maledizione
- Punto debole: La dea sarà bendata, ma la sfiga con lui i vede benissimo!
- Palmares: 1 Coppa Italia

venerdì 29 luglio 2016

I partecipanti (#1) - Massimiliano

Max, solo Max, sempre Max. L'inizio della nuova stagione si avvicina sempre di più ed a caricarci arriva anche l'attesissima rubrica di presentazione dei partecipanti. Come sempre, si inizia dall'alto, dal campione in carica. Dopo quattro anni difficili ("difficili" secondo i suoi standard ovviamente, perché a noi non farebbero affatto schifo quattro anni in cui si raccolgono due podi ed una Coppa di Lega!) pronosticavamo un ritorno alla grande di Massimiliano; ma oggettivamente, non così grande. La stagione conclusa solo qualche mese fa è stata la più grande stagione di sempre, conclusa con la conquista di uno scudetto, una coppa di lega e una Champion's League contornata da record su record, su tutti quello di punti in campionato. Insomma, reduce da una stagione monumentale, Massimiliano si affaccia a questa nuova annata da favorito assoluto. In un'annata intensissima in cui parteciperà a ben 7 competizioni (campionato, Coppa Italia, Coppa di Lega, Supercoppa, Champion's League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club) lui sarà l'uomo da battere: su tutti i fronti. E gli altri, noi tutti, saremo pronti alla sfida?

- Presenze: 14 Stagioni in A
- Valutazione: *****
- Punto forte: Lui è tutto forte!
- Punto debole: Difficile fare meglio dello scorso anno
- Palmares: 5 Scudetti, 1 Coppa Italia, 3 Coppe di Lega, 2 Supercoppe, 2 Champion's League

mercoledì 20 luglio 2016

Lifting leggero, solo un ritocchino al regolamento

Si è svolta ieri la quattordicesima riunione della Serie A. Per la prima volta (grazie anche alla penalità imposta da Massimiliano per chi avesse dato un forfait all'ultimo minuto) erano presenti tutti ed otto i partecipanti, con l'unica defezione di Michele resa comunque innocua dalla presenza del socio Massimo. Anche quest'anno, la riunione si è svolta una calda sera d'estate in quel dell'Elettì (ormai elevato a rango di sala ufficiale per le riunioni della Serie A, visto anche che rappresenta un pò il punto d'incontro a metà via ideale per tutti quanti), ed ha seguito (questa una novità assoluta) una cena informale tra i tre fondatori Luca, Alessandro e Massimiliano con Francesco ed Alessandra.

Entrando nel vivo della discussione, dobbiamo dire che si è trattata di riunione molto interessante che si è incentratata nel merito delle questioni trattate e che ha visto l'attiva partecipazione di tutti. Alla fine comunque, come previsto un pò da tutti, non vi sono state affatto rivoluzioni. Il regolamento, dopo decine e decine riforme e miglioramenti, ha raggiunto ormai una sua stabile conformazione che, negli anni, ha dimostrato di funzionare a meraviglia. E così, alla fine, le modifiche si contano quasi sulle dita di una mano, con appena 6 nuove regole approvate dall'assemblea:

a) In caso di sv o ng del portiere che abbia disputato almeno un tempo intero, il voto assegnato è 5.5, e non più 6. Nel caso non abbia disputato almeno un tempo intero verrà come sempre sostituito;

b) Eliminata, negli scontri diretti, lo scarto di due punti necessario per ottenere la vittoria; per questa stagione, conterà quindi esclusivamente la fascia dei gol in cui si rientra (con l'unica eccezione della vittoria per 1 a 0 in caso di un pareggio a reti bianche con più di 10 punti di scarto);

c) Il limite per lo sforamento oltre il quale c'è la penalità di dover ripianare eliminando il giocatore più pagato viene portato a 20 milioni;

d) Torna un limite agli scambi, anche se soft: ognuno non potrà fare più di 2 scambi con lo stesso partecipante (quindi al massimo potrà fare 14 scambi);

e) Viene reintrodotto il modulo 3-6-1;

f) In caso di mancata consegna della formazione la penalità viene abbassata a 50 punti; resta confermato che, in caso di mancata consegna alla prima giornata, la penalità è 40.

Tutto qua. Per il resto non ci sono modifiche, essendoci state una pioggia di bocciature alle varie proposte portate avanti come quella di eliminare e/o modificare il gol pareggio, il punto imbattibilità, il modificatore, la modalità di svolgimento dell'asta.

Prima di congedarsi, infine, si è provveduto al pagamento della quota della prima rata (con una deorga sospensiva nei confronti di Mario), a fissare la data dell'asta (19 agosto) ed alla nomina delle nuove cariche istituzionali:

I. Massimiliano è stato confermato presidente per il quarto anno consecutivo;
II. Alessandro è stato eletto nuovo vicepresidente;
III. Luca sarà il nuovo addetto al mercato;
IV. I conteggi verranno effettuati da tutti i partecipanti a turnazione, con la sola esclusione di Alessandro (esonerato per via degli impegni nella FFE).

Iniziata alle 21:45, la riunione è ststa breve ma intensa. Alle 23:00 l'assemblea chiudeava infatti i battenti, con tutti ed otto i partecipanti che se ne sono andati a letto sognando già il giorno dell'asta. Buon campionato ragazzi!

martedì 12 luglio 2016

Michele e Gianmarco, le debuttanti pronte al gran ballo!

Archiviati gli Europei, si inizia subito a programmare la nuova Serie A. Il post inaugurale della stagione numero quattordici è come sempre dedicato, come è giusto che sia, ai nuovi arrivi. Dopo aver salutato, si spera per un breve arrivederci, la coppia formata da Cristiano / Gianluca e da Simone, ecco arrivato il momento di ufficializzare l'ingresso delle due nuove squadre che parteciperanno al massimo campionato della lega ceccanes: Gianmarco Antonucci e il campione in carica della Serie B Michele De Angelis, quest'ultimo in coppia con il fedelissimo Massimo Mastrogiacomo. Come sempre, quando si parla di neopromosse e soprattutto di debuttanti, non vediamo l'ora di vederle all'opera in questa nuova realtà. La Serie A, presto se ne accorgeranno, è molto differente rispetto a qualsiasi altra esperienza fantacalcistica a cui abbiano mai partecipato. Qui, il fantacalcio diventa arte. Estro e talento sono componenti fondamentali da possedere (e ahimé, è molto difficile inventarselo se non lo si ha) non per vincere, ma anche solamente per sopravvivere. Per Gianmarco e Michele / Massimo, allora, questa sarà una vera e propria sfida contro se stessi prima che contro gli altri partecipanti; una sfida in cui occorrerà agire cercando di gestire al meglio l'entusiasmo e la grandissima pressione che una categoria come questa pone di fronte ad ognuno. Non dimentichiamo, però, che non si arriva qui per caso. Gianmarco e Michele / Massimo sono partiti da lontano ed hanno affrontato, e vinto, innumerevoli battaglie; insomma, non si tratta affatto di sprovveduti, bensì di ambiziosi e talentuosi manager che accettano e vogliono vincere la sfida di scacciare e sostituirsi alla vecchia guardia, i big del nostro fantacalcio. Big che, come era scontato, hanno tutti confermato la propria partecipazione. Da Emiliano a Mario, da Francesco a Alessandro, passando dai mostri sacri Massimiliano e Luca, saranno quindi tutti presenti in questa che si preannuncia una stagione tutta da vivere. Prepariamoci ragazzi, una nuova stagione sta per iniziare; e noi non vediamo davvero l'ora! Ancora benvenuto alle neopromosse!

lunedì 11 luglio 2016

Il Portogallo è la regina d'Europa

Il destino, a volte, sa davvero essere un ottimo regista. Neancheil miglior Spielberg, infatti, avrebbe potuto scrivere una trama simile intrecciandovici dentro vecchie maledizioni sfatate, rivalità attuali, vendette gustate rigorosamente a freddo; senza dimenticare, l'incredibile colpo di scena. Insomma, una giravolta di sorprese, ricorsi storici, prime volte e.. un interrogativo gigantesco a cui non c'è, probabilmente non ci sarà, mai una definitiva risposta. Partiamo dal quesito: chi è il migliore tra Messi e Cristiano Ronaldo, ossia i due totem del calcio contemporaneo? Ventiquattro ore fa brancolavamo nel buio come oggi, ma perlomeno avevamo una certezza: se Ronaldo vincerà l'Europeo, sarà certamente lui (il Messi tre volte finalista e mai vincente con la maglia Argentina è un peso di cui probabilmente non si libererà mai). Tuttavia, nonostante la vittoria del Portogallo, il dubbio resta. Perché, di fatto, Ronaldo questa finale non l'ha giocata, pur rivelandosi un utilissimo motivatore a bordo campo. I detrattori diranno che il Portogallo "ha vinto proprio grazie alla sua assenza", mentre i sostenitori riproporanno sempre questa immagine dal momento che, alla fin fine, quello che conta è alzare la coppa al cielo. Ma la vittoria del Portogallo va al di là delle faccende odierne; trattasi infatti di un evento davvero storico, e unico, nella storia del calcio. Una nazionale che ha sempre fatto da riferimento nel panorama calcistico mondiale che finalmente sfata una tradizione maledetta nei grandi eventi. A livello di club Benfica prima e Porto poi hanno scritto più volte il loro nome nella storia, ma in nazionale non era mai accaduto. Neanche il Portogallo di Eusebio riuscì nell'impresa, fermandosi al terzo posto nel mondiale inglese del 1966. E fino ad una decina d'anni fa il Portogallo non riusciva neanche più ad avvicinarsi ad una semifinale. Poi, è arrivata la generazione d'oro, quella dei Figo, dei Rui Costa, dei Vitor Bahia, dei Deco e dei Pauleta. Grandissimi giocatori che in Spagna, in Italia ed in Francia hanno fatto la fortuna dei rispettivi club e portato a questa nazionale una mentalità finalmente vincente. Tuttavia, la loro occasione l'hanno persa. Quell'Europeo del 2004, per il Portogallo, è stato davvero una tragedia nazionale. L'organizzazione di un europeo in casa, una squadra probabilmente irripetibile e l'avversaria in finale che tutti vorrebbero. E invece niente, arriva una sconfitta per 1 a 0 che getta tutti nello sconforto, in un match che sintetizza perfettamente la storia di questa piccola, appassionata ma sfortunatissima nazione. Tutto questo, fino ad oggi. A dodici anni di distanza, e con un Cristiano Ronaldo divenuto una delle icone mondiali del calcio, il Portogallo riesce nell'impresa di far dimenticare quella partita. La qualità media di questa squadra è infinitamente più bassa di quella di dodici anni fa, ma con un giocatore capace di cambiare sempre volto alla partita (vedasi semifinale col Galles) ed un livello generale molto livellato verso il basso senza grandissimi campioni in attacco in grado di fare realmente la differenza, questo Portogallo ordinato, insospettabilmente solido e soprattutto organizzato e ben messo in campo è riuscito a fare la differenza. E la maledizione, ecco un'altro capolavoro del destino, viene sfatato proprio nel modo in cui l'avevano subìta dodici anni fa: battendo in finale la nazione ospitante. Come in una tremenda staffetta, il Portogallo si prende l'Europeo e passa di mano alla Francia tutta la delusione, l'amarezza e la desolazione che arriva da una sconitta del genere. I francesi volevano vincere anche per riscattare questi ultimi dodici mesi infernali e ritrovare lo spirito e l'orgoglio della marsigliese; probabilmente, se lo meritavano pure per quello che abbiamo visto (nonostante il calendario incredibilmente facile fino alla semifinale). Ma il calcio è così, spesso tremendamente crudele. Per la Francia è la seconda finale consecutiva persa ai rigori (l'ultima, giocata proprio dieci anni fa, la ricordate); per il giocatore più rappresentativo di questo Europeo (no, non è Pogba) è la seconda finale in un mese persa ai rigori contro la squadra di Cristiano Ronaldo (ennesima storia nella storia di questa finale). Se infatti sono felicissimo per il Portogallo, devo ammettere che mi dispiace immensamente per Griezmann, un grandissimo campione che meriterebbe di vincere davvero qualcosa di importante. Finisce qui questo non bellissimo (ma emozionante si) europeo; un Europeo la cui formula a 24 squadre sarebbe da bocciare di corsa e in cui l'organizzazione di squadra ha prevalso nettamente sul talento. Un Europeo in cui Spagna e Germania hanno dimostrato di non essere imbattibili e in cui noi, nonostante tutto, nonostante la poca esperienza della quasi totalità dei nostri giocatori, possiamo davvero giocarcela con tutti. Perlomeno finché la linea BBC terrà. Complimenti Portogallo, ma ora chiudiamo questa pagina: del resto, il fantacalcio ricomincia oggi!