
Dopo quattordici giornate, ammettiamolo, non ci abbiamo ancora capito molto di questo campionato. Al di là della fantastica partenza della capolista Marco, che si ripresenta in A con un carattere ed una decisione mai vista prima, o anche del'altra sorprendente neopromossa Stefano, che minaccia di rivoluzionare gli equilibri futuri della massima serie della Lega, questo campionato non ci ha ancora fornito molto su cui analizzare. E questo certamente per mancanza di spettacolo, anzi. Le prime della classe, pur con i loro distacchi più o meno ampi, dimostrano tutte di essere in buona forma; sfogliando poi i nomi di quelli in corsa, davvero non vogliamo rischiare di emettere false sentenze, visto che sappiamo benissimo che Luca, Massimiliano o Enrico sono in grado di smentirci nell'arco di poche settimane. E allora? Allora, limitiamoci a dire che la capolista Marco (72, Biava, Jovetic e rigore parato da Julio Cesar) sta dimsotrando di metabolizzare in fretta i punteggioni che realizza ed è in grado di tenersi alla grande anche con un rigore sbagliato (Di Natale) dell'uomo simbolo. Grande prova di maturità che gli consente di tenere, con 963 punti, il primato con quasi venti punti di vantaggio. Ma non possiamo certamente dire che Marco è ormai in procinto di una trionfale fuga; no, questo no. Stefano (75, Gamberini e modificatore), secondo con 945.5 sembra avere un'ottima tenuta, per non parlare di Massimiliano (76.5, Marchisio e doppietta di Rocchi) e di Luca (73.5, Nocerino e doppietta di Cavani) che per ora sono in lotta per il terzo posto (937.5 per Massimiliano, 933 per Luca), ma che forse stanno ancora solamente giocando prima di sferrare i loro veri attacchi. Insomma, le condizioni per una fuga non ci sono proprio: troppi avversari, troppo alta la media del gruppo. Lo stesso Enrico (74.5, Ibrahimovic e Lavezzi), quinto con 919.5, non va assolutamente escluso dai giochi, seppur il ritardo che va colmato al più presto. Insomma, calma. Siamo ormai convinti che solamente con il prossimo anno le cose si definiranno in modo più nitido e potremmo iniziare a capirci qualcosa di più. Nel frattempo, limitiamoci a constatare che Emiliano (73.5, Di Vaio) con i suoi punteggi in linea con i migliori sta di fatto dichiarando prematuramente finita la corsa per la salvezza, visto che Matteo (57.5, con Pazzini che sbaglia un rigore) ed Alessandro (65.5, Muriel)...no, davvero non ci sono. Inabissati rispettivamente a 845 e 829.5, rispetto agli 898.5 di Emiliano, forse per loro è davvero già tempo di iniziare a riflettere. Alla prossima!