
Di sicuro, è il metodo migliore per vincere. Partire sparati, meravigliare nei primi turni...bè, non è mai un indice di cui fidarsi se si vuole puntare al titolo. Chi inizialmente riesce a tenere, magari tenendosi nell'ombra, aspettando il momento giusto per attaccare ha spesso la meglio. Facendo l'esempio con il ciclismo, infatti, stando dietro si fatica di meno, si sfrutta la scia, si è più freschi sul traguardo. Un pò come quella rincorsa a doppia velocità di Pietro Mennea, che a Mosca nel 1980, quando io ancora non ero nato, vinse una medaglia d'oro insperata, incredibile, e per questo leggendaria. Sulla corsia peggiore, partendo da dietro, riuscì ad avere la meglio su tutti, con la sola forza della determinazione. Ed allora, accostando tutto ciò al nostro campionato, chi è che dopo trenta giornate presenta queste caratteristiche? Nessuno, mi vien da dire onestamente. Mario (62.5) il suo lo sta facendo, dobbiamo ammetterlo. Al di là di questo 62.5, cosa si può pretendere di più ad una neopromossa? Dobbiamo fargli una colpa del fatto di non avere più benzina? Sono quasi tre mesi che non ne ha più, ma è ancora lì, a 2083.5 e quasi venti punti di vantaggio sul secondo. Questo non lo mette per nulla al riparo, ma è comprensibile che ci sia il calo; lui sta giocando la sua partita, e se dietro non lo passano non è certa colpa sua. In definitiva, non è lui che era chiamato a guidare la truppa; lui ci sta provando e, nel caso ci riuscisse, sarebbe un trionfo. Quello che manca, almeno fino al momento, è un vero diesel, qualcuno che attualmente abbia energie. E' un campionato equilibrato, forse troppo. L'unico avversario di Mario al momento è Luca; ma se dovesse vincere questo forse sarebbe il suo scudetto più sudato. Non per l'avversario, ma per la squadra che non è certo la macchina imprendibile e implacabile degli altri anni. Questa squadra di Luca spreca occasioni, raccoglie insufficienze non di rado, non approfitta degli errori altrui. Ma si sta dimostrando comunque uno dei più costanti, e dopotutto mancano ancora dieci giornate per stupirci. L'impressione è che comunque, con 2065.5, recuperare Mario sia possibile. Perché proprio quando la squadra come di Luca non è una ferrari esce la competenza e la maestria del suo pilota. Ma andiamo avanti. La corsa per il podio tanto ci ricorda quella per lo scudetto. Anche qui la vittima predestinata al crollo, Marco, e tanti inseguitori che però spesso si fanno trovare con qualche acciacco di troppo. Stavolta, poi, Marco (78) mette a segno un bel punteggio che gli permette di annullare il secondo sorpasso in poche giornate. Una situazione di grandissimo equilibrio con Emiliano (75) che resta attaccatissimo distaccato di un solo punto (2051.5 contro 2050.5) ed un campione come Massimiliano (77) che come Luca resta vicinissimo ma che non riesce a tirar fuori la sua esperienza per avere la meglio degli avversari. E mentre Stefano (77.5) riaccende le sue speranze di salvezza ai danni di Enrico (72.5), con i due vicinissimi, appena quattro punti (2025.5 contro 2021.5) ci salutiamo alla prossima giornata pronti ad attendere la giornata della stagione per Bonzie (70), che si gioca la Coppa Italia. Il tutto in attesa che i nostri Mennea, incomincino ad uscire alla distanza.