Coppa Italia - Enrico fa il fenomeno

Il post di Coppa Italia è dedicato forse al più forte calciatore del mondo a cavallo tra gli anni novanta e duemila che proprio due giorni fa ha annunciato, a 34 anni, il suo ritiro. Tre FIFA World Player, due palloni d'oro, due mondiali vinti sono solamente i più importanti trofei vantati nel suo palmares, ma niente di paragonabile, in proporzione, alla sua sfortuna. Cruzeiro, PSV Eindhoven, Barcellona, Inter, Real Madrid, Milan e Corinthians le squadre che possono vantare di averlo avuto nella propria rosa, ma tutti noi ricordiamo con piacere il suo approdo all'Inter. Da milanista dico che non posso di non aver tifato per lui anche quando era tra le fila degli odiati cugini e non dimenticherò mai la finale di Coppa Italia tra Inter e Lazio, vista in una camera d'albergo a Nizza assieme a Luca dove eravamo in gita: il suo attesissimo rientro che durò solamente sei minuti, prima che il ginocchio di nuovo fece crack. Un talento paragonabile solo ai grandi campioni del passato che continuiamo a chiamare inespresso nonostante abbia deciso con una doppietta la finale di un mondiale, fa capire perché Ronaldo è e resterà sempre il fenomeno. Ma c'è, nel nostro piccolo, un'altro talento della nostra Lega che di questi tempi si diverte a fare il fenomeno: Enrico. Bloccato in campionato dalla straripante forza di Massimiliano, in Coppa Italia, a questo punto il suo primo obiettivo stagionale, dà spettacolo. Con un nettissimo 2 a 0 nei confronti di Matteo, risultato che per un nulla poteva essere più ampio, Enrico si prenota per la finalissima di Coppa Italia; a due anni dal suo trionfo nella storica finale con Emiliano, Enrico vuole quindi riprovarci per cercare di fare uno storico bis che per ora è riuscito solo ad Alessandro. Certamente, Matteo non si darà per vinto, ma è lecito a questo punto iniziare a studiare la matricola irreisistibile, Roberto Q, che sembra già aspettarlo in finale: il 3 a 0 su Marco DM, nell'altra semifinale, non ammette repliche.