lunedì 30 giugno 2008

Le furie rosse sono tornate, titolo europeo alla Spagna

Senza neanche accorgercene sono più di 40 giorni che il nostro campionato è terminato e ci ritroviamo di già a commentare la fine del lauto dessert che l'annata 2007-2008, ormai agli sgoccioli (domani, 1° luglio, inizia ufficialmente la stagione 2008-2009) ci presentava sul suo ricco menù, ovvero gli Europei. Sono andati diversamente da come ci aspettavamo, senza dubbio: meglio di quattro anni fa, ma tremendamente peggio di due anni fa ai mondiali (ed era prevedibile, non capita tutti i giorni di vincere un mondiale). Alla fine ha vinto, senza dubbio, la squadra più forte dell'Europeo; una nazionale che gioca a memoria, che ha tantissimi giovani fenomeni, che non perde da 22 partite e che è una squadra, ovvero non un semplice insieme di campioni (e ce ne sono! Casillas, Puyol, Fabregas, Torres, Villa solo per citarne alcuni). Il merito dell'esperto CT Aragones, come Rehaggel quattro anni prima con la Grecia, è stato proprio quello di imprimere ai giocatori la mentalità del bene del gruppo prima di quello del singolo. Unico rammarico di questo Europeo (Italia a parte, naturalmente), è stato personalmente quello di non aver potuto assistere alla semifinale Olanda-Spagna, magari con l'Olanda versione Francia o Italia e non quella imbarazzante osservata ai supplementari contro la Russia di Hidding che davvero ne sà una più del diavolo. La Spagna gioca un calcio basato sul possesso palla e sulla capacità di andare a rete. Noi siamo stati gli unici ad aver bloccato almeno una delle qualità di questa squadra. Con noi la Spagna non è riuscita a segnare ed è passata "solamente" ai rigori (ma noi due anni fa non dicevamo di aver vinto con la Francia "solamente" ai rigori...); non a caso Casillas ha dichiarato che la vera finale è stata quella con l'Italia e lo stesso Aragones ha detto che l'Italia è stato l'avversario più difficile. Questo, senza dubbio, ci consola un minimo e forse ci fa ricredere un pò sul mandato di Donadoni che a quanto pare molti italiani, un pò inaspettatamente, lo avrebbero voluto ancora sulla panchina azzurra. Ma ormai c'è già stato il "ritorno al futuro" con Lippi a cui, da campione del mondo, il coraggio di rimettersi in discussione certo non manca. Sud Africa stiamo arrivando!!! (Trap permettendo).

2 commenti:

Luca ha detto...

Abbiamo tanti giovani forti, dal centrocampo in su...il problema è dietro, senza dubbio...confido nell' esplosione di qualcuno in questi 2 anni, anke se Gamberini-Chiellini è una bella coppia...

Alessandro ha detto...

Per me dovremmo aspetta un bel pò prima di rivince qualcosa..