mercoledì 17 giugno 2015

Luca il secondino, ma le chiavi della A sono sue

Il penultimo post della stagione è dedicato al secondo in classifica. Ormai ci siamo abituati a questa incredibile regola non scritta secondo cui Luca, se non vince lo scudetto, è costretto ad accontentarsi, si fa per dire, della piazza d'onore. Tra i tantissimi incredibili numeri che possono descrivere la grandiosa carriera di Luca, infatti, quello che certamente fa più scalpore, impressiona ed a mio giudizio più ci fanno rendere conto di chi stiamo parlando, sono i sei secondi posti conquistati in carriera. Aggiungendo i quattro scudetti, ecco che abbiamo un dato pazzesco: su dodici stagioni, Luca per dieci volte è arrivato tra i primi due; gli altri due anni una volta ha fatto terzo un'altra quarto, il che equivalgono a 11 podi in 12 anni ed una carriera sempre nella parte della parte alta della classifica. Sempre. Roba davvero da fenomeni puri, roba che ci portano a gridare allo scandalo per i soli sei trofei conquistati in carriera; una vera miseria rispetto a quello che davvero avrebbe potuto conquistare e che avrebbe meritato. Questo secondo posto racconta ancora una volta di una stagione in cui il nostro cannibale ha mostrato il talento e le grandissime qualità di cui è dotato, rimettendo a posto una stagione che sembrava partita col piede sbagliato fino ad arrivare a sfiorare uno scudetto che Francesco si è sudato più di quanto avrebbe mai potuto credere (chiedere a lui per conferma). E allora, se proprio vogliamo trovare un neo in questo partecipante, che è l'essenza vera della nostra lega, colui che tutti vogliono arrivare ad affrontare e che, da solo, vale il prezzo di questa sempre più competitiva Serie A, è il poco sangue freddo, il fragile lato psicologico che lo porta a fallire negli scontri diretti. Anche quest'anno, infatti, Luca ha buttato via l'occasione di vincere coppe e supercoppe a causa del suo sangue troppo poco freddo; lui che è geneticamente nato per una competizione lunga e stressante come il campionato, nelle coppe spesso si scioglie come neve al sole, specialmente negli scontri diretti ed i suoi avversari che hanno il merito e l'onore di affrontarlo alla pari e che, puntualmente, diventano le sue bestie nere. L'ultima bestia nera, in ordine di tempo, è stato proprio Francesco, divenuto un vero e proprio incubo avendolo battuto in Supercoppa, in Coppa di Lega, in Coppa Italia e nella volata a due in campionato. Luca, insomma, si conferma ancora una volta essere il partecipante più rappresentativo della storia della nostra lega, colui con cui si deve sempre avere a che fare se si vuole andare a vincere lo scudetto. Spesso va bene, altre va male. Ma il restare grande ad alti livelli nel corso degli anni (e ormai possiamo dire decenni) che fa davvero entrare nella storia. E Luca, ormai, è esso stesso la storia. Chapeau, di fronte a cotanto genio!

Nessun commento: