Coppa Italia - Un epico Francesco Z annichilisce Luca

La straordinarietà di questa giornata fantacalcistica, in Serie A, si riflette anche in Coppa Italia, dove si affrontavano per l'andata dei quarti di finale Luca e il protagonista di questo turno, Francesco Z. Il risultato è di quelli che vanno dritti dritti nella storia e che, tanto mi hanno fatto tanto ricordare (di questi tempi ahimé molto bui per i milanisti) i vecchi fasti rossoneri. In particolare, viene subito alla mente lo storico 5 a 0 nella semifinale della Champion's 1988-1989 contro il Real Madrid. Oggi, come allora, la squadra più forte di tutta la storia si deve arrendere alla nuova potenza calcistica (per noi, fantacalcistica) che avanza. Nella nostra storia, l'unico altro 5 a 0 visto in Coppa Italia è quello di Enrico nella stagione 2010-2011 dove batté Mario con lo stesso risultato. Quell'anno Enrico vinse poi la Coppa Italia, il che è un auspicio per il nostro Francesco Z che, non dimentichiamolo, è anche l'attuale detentore. L'unico altro 5 a 0 visto in questa lega è quello della prima stagione della B, anno 2008-2009, quando Vincenzo Di Veronica umiliò un ancora acerbo Simone. Risultati con più gol di scarto non ve ne sono, il che significa che questo di cui stiamo parlando è un record assoluto. E ovviamente, mai vi è stata una rimonta su un risultato simile, il che equvale a dire che al malcapitato Luca probabilmente neanche un miracolo sarebbe sufficiente. Al ritorno vedremo sicuramente il campione in carica della Serie A scendere in campo per salvare l'onore, ma purtroppo l'eliminazione sembra già decisa; e così, per abbattere il taboo delle coppe, a Luca non resta che affidarsi alla coppa di lega (che si gioca nel prossimo turno) dove peraltro è in ottima posizione. A Francesco Z non resta che ribadire i nostri complimenti, anticipandogli che probabilmente nelle semifinali se la vedrà con un osso duro come Cristiano Compagnone; la rivelazione della Serie B, che gioca in coppia con Gianluca Popolla, ha infatti battatuto 2 a 0 a tavolino Carlo Guglielmetti. Alla prossima!