Giornata 13, Marco, il nuovo fuoriclasse!

A Star Is Born, si intitolava un famoso film del 1954 con una giovanissima Judy Garland; inizialmente pensavo fosse appropriato quel titolo (con relativa copertina), poi ho inserito l'immagine nell'immenso archivio delle "immagini da inserire, un giorno" preferendo quella del campione del mondo 2011 (e 2010) di formula 1, Sebastian Vettel. Eh, si. Marco, non è sbocciato ora; non è un debuttante, non è la prima volta che si ritrova a guidare la Serie A e non è a secco di titoli in bacheca. Certo è, però, che un Marco con questa autorità, convinzione dei propri mezzi ed esplosività non l'avevamo mai visto. L'anno in Serie B l'hanno certamente aiutato a crescere ed a maturare, ed ora è tornato in Serie A completamente rimesso a nuovo. Non sappiamo se si stia aprendo un nuovo ciclo, ma certamente è una bella novità rispetto al solito monologo di Massimiliano o Luca visto e rivisto cento volte. Un 84 (Ilicic, Rigoni, Pepe e Di Natale) di una squadra operaia, tutto gruppo ed al servizio della stella Di Natale, che è in uno stato di forma eccezionale. La classifica virtuale ci riporta Marco a 891 punti, oltre venti punti in più gli 870.5 di Stefano (70, Pato) che guida il gruppo degli inseguitori. Più dietro, gente che solo a nominare fa tremare i polsi come Massimiliano (71, modificatore), terzo a 861, e Luca (73, Cavani e Thiago Silva), quarto appena dietro con 859.5 punti. Di certo è bello veder duellare Luca e Massimiliano a distanza così ravvicinata; un pò di effetto lo fa, però, nel vederli lottare solamente per l'ultima posizione disponibile del podio. Più dietro, Enrico (72, doppietta di Ibrahimovic) ci dimostra come la sua mancanza di regolarità sia quasi esclusivamente dovuta alla Ibrahimovic e Klose dipendenza di cui soffre e che lo tiene per ora relegato indietro in quinta posizione a 845 gettoni. Venti punti più giù a 825, neanche tanti, c'è un Emiliano (74, doppietta di Mutu e Miccoli) in ottima salute che ormai può permettersi di non guardare più in basso per concentrarsi piuttosto sulle posizioni che lo precedono; libero da questo peso, chissà se siamo all'inizio di una scalata inattesa. Chiudono la classifica Matteo (65) ed Alessandro (61) che, rispettivmente a 777.5 e 764 sono davvero di un altro pianeta; in negativo ovviamente. Insomma, l'impressione è che dietro alla capolista si lotta dalla seconda alla sesta posizione senza esclusione di colpi. Probabilmente stiamo all'inizio di un terremoto in classifica che potrebbe sconvolgere la stagione di chiunque, e che non mette di certo la corazzata Marco al riparo. I tempi duri devono ancora arrivare; l'importante è arrivarci bene. Alla prossima!